ONGOING PROJECT
La resistenza rappresentò la fusione tra paesaggio e persone
Isaak Ėmmanuilovič Babel’, L’armata a cavallo
Ma capisci che questa è tutta una lotta di simboli?
Che uno per uccidere un tedesco deve pensare non a quel tedesco ma a un altro,
con un gioco di trasposizioni da slogare il cervello,
in cui ogni cosa o persona diventa un’ombra cinese, un mito?
Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno
L’esperienza storica dell’opposizione al nazifascismo, in Europa come in Italia, racchiude una straordinaria varietà di casi e di situazioni. Se sul piano militare la lotta partigiana vede il dispiegarsi di molteplici forme di combattimento – dal terrorismo urbano alla lotta per bande in montagna – sul piano prosopografico la storia della Resistenza presenta un complesso scenario animato da uomini e donne spinti all’azione da un inestricabile intreccio di motivazioni morali, etico-politiche, ideologiche, passionali e opportunistiche.
Il Mezzogiorno d’Italia non ha conosciuto la guerra partigiana così come si è dispiegata nel centro e, soprattutto, nel Nord del paese. Ma l’area della Campania e la città di Napoli in particolare sono state protagoniste dei primi episodi di opposizione armata e organizzata contro l’esercito tedesco occupante. Non solo. Tra il 1943 e il 1945 tanti uomini e donne del Sud hanno combattuto il nazifascismo fuori dai confini di casa, lontano dalla “piccola patria” del proprio paese, della propria città, del proprio villaggio. Spesso nel giro di poche ore queste persone hanno smesso i panni dell’esercito invasore per unirsi alle formazioni partigiane locali. Nell’Italia del Nord come nei Balcani o nell’Europa orientale.
A Napoli come in Campania non esiste un progetto che raccoglie questo enorme mosaico di esperienze. Frammenti di Resistenza è il percorso scelto per strappare all’oblio quei pezzi di esperienza che tanto hanno contribuito a rendere possibile l’Italia repubblicana che oggi conosciamo e viviamo.
Un progetto di Giacomo Acunzo e Filippo Triola
